sabato 9 novembre 2013

NUDA POLITICA


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Lord Byron, già noto per le poesie, la tendenza all'ingroppata trasgressiva e il piede equino (per tacere di quanto si sia divertito nel tirar scemo il povero Ugo Pagliai nello sceneggiato "Il Segno del Comando"), soleva, come quasi tutti gli intellettuali romantici inglesi del 19° secolo, calare nell'allora Bel Paese sollazzandosi spesso con giovani fanciulli e sapide sgualdrine tra le rovine e gli affreschi, poetando a tutto spiano.
Tra le varie perle, la frase attribuitagli "In Italia non ci sono né leggi né governo ed è meraviglioso come tutto continui a funzionare", ci regala l'esatta estensione temporale del mare di merda nel quale nuotiamo a dorso quotidianamente.
Ai più non sfuggirà il dettaglio che, dopo un secolo e mezzo, la seconda parte dell'affermazione stia discretamente perdendo di valore, comunque, in questo spazio democraticamente plastico propongo la mia soluzione, il Sacro Mocio con cui lavare via 'sti zozzi che ci assediano: la nudità.
Da nudi non riusciremmo a mentire come facciamo abitualmente da vestiti.
Nemmeno noi che, essendo italiani, abbiamo nell'elica del Dna il mendacio, la truffa, la meschineria.
Nudi quindi, tutti.
Si attrezzi un'apposita area all'ingresso del Palazzo con ampi spogliatoi dove deporre l'armamentario di smorte cravatte e stanche grisaglie e via, cazzi e fiche al vento sui banchi dell'emiciclo.
Al Senato, vista l'età media dei sauropodi, concederei l'utilizzo di appositi ausili , che a Roma in fatto di braghettoni ne sanno (vedi il Braghettone). 
Anyway, vedreste Gasparri alzarsi fiero, lo scroto penzolante, a sostenere che Berlusconi "è un perseguitato?".
No, certo, gli verrebbe giustamente da ridere nello spararla così grossa privo dell'armatura istituzionale, anzi probabile che nemmeno si alzerebbe, impegnato come sarebbe a celare il tirone causato dalle nude pudenda della Pitonessa compagna di banco.
E una Maria Elena Boschi, riuscirebbe a mantenere la necessaria concentrazione nel sostenere la candidatura di Renzi sapendo di dover esporre le tettine alle lubriche occhiate di Franceschini?
Difficile, probabilmente dopo un iniziale cincischiare le scapperebbe che il sindaco di Firenze è solo un Berluschini affamato di potere.
Potrebbe addirittura accadere che Vendola riuscisse a dire finalmente qualcosa di intellegibile scosso dalla tensione di vedere Capezzone prendere la parola.
Applausi. Sgomento tra i media mondiali, tette culi e minchie che corrono impazzite qua e là, cercando un modo di coprirsi che il Popolo Sovrano non gli concede più. 
Italia nuovamente Bel Paese nel quale i pronipotini di Byron amerebbero svernare.
REFERENDUM SUBITO!


* nella foto Ansa in apertura: Pippo Civati, scortato dagli stewards della Camera, si dirige verso la bouvette.

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