lunedì 27 ottobre 2014

Girotondo col tumore

Ehilà, sono di nuovo qui dopo un bel po'.
Tanto che, quasi quasi, non ricordavo la password per rientrare in questo angusto anfratto, nonostante io sia, attualmente, piuttosto smilzo.
Niente diete, solo cancro.
Poco prima di scrivere il penultimo post stazzavo poco più di ottanta chili, un mese fa ho toccato i 68.
Mica male, potevo indossare per la prima volta gli agognati calzoncini Sundek coll'arcobaleno sul culo senza vedermi spuntare due salsicce sui fianchi.
Però il merito è sempre del cancro, io c'entro nulla.
Mi è stato diagnosticato in un giorno di metà maggio scorso, giorno invero piuttosto impegnativo sotto il profilo personale, ammetto.
Ma oggi non c'è più, asportato dal colon dopo otto ore di un'operazione che mi ha lasciato in eredità per qualche giorno sonde e tubi infilati praticamente in tutti gli orifizi, alcuni aperti per l'occasione.
Tra un po' l'ultima fase, una robusta chemio fatta per stare sicuri che la cosa non si ripeterà se non in probabilità di ridottissima percentuale statistica.
Ergo non morirò nel breve, almeno non per questo motivo.
Nel frattempo ho terminato "Encefalonight"e ne ho incominciato la fase questua di invio agli editori.
Vediamo se verrà accolto entro la durata della terapia oppure no.
Ci conto abbastanza, perchè mi pare venuto bene.
Ah, intanto "Annegando Milano" ha davvero esaurito la prima tiratura, e questo già alla fine di luglio.
Mi pare che per il romanzo di un esordiente che non ha ricevuto praticamente promozione sia un risultato notevole, tenendo presente che le copie stampate erano mille.
Attendo con ansia il prossimo novembre, perchè dovrei incassare i primi diritti e c'è, tradizionalmente, del bisogno qui.
Son pure un uomo malato :-))
Tornando alla merda della malattia, lo dico a beneficio di chi dovesse, tapino, venirne aggredito: non fate mai l'errore di cadere nel classico pensiero"perchè proprio a me?".
Io, per puro culo dovuto a forma mentale vacua, non l'ho fatto perchè non mi sono mai sentito affetto dal cancro.
E ho reagito ottimamente alle cure.
Voglio vederci un collegamento tra le due cose.
Ho scoperto che molto fa la paura che è stata circonfusa in quel termine, che senti nominare fin dall'infanzia solo legato a lugubri storie di sofferenza inevitabilmente terminanti nella morte, più che il male in sè.
Cercate di vederlo anche voi, specialmente chi, in questo preciso momento, si porta dentro quella merda subdola come un semplice segno zodiacale e nulla più, al massimo una malattia un po' più perniciosa delle altre ma che si può risolvere anche lei nella maggior parte dei casi.
Affrontate da "sani" il cancro, anche se in realtà qualcuno con un camice vi dice il contrario.
Sarà difficile, anche dolorosa, molto lunga ma finirà, anche e soprattutto se lo vorrete.
Ciao ciao, vado a mangiare qualcosa che ho ancora otto chili da riprendere.