domenica 19 gennaio 2014

La mostarda di Mel

Nella tradizione culinaria settentrionale la mostarda siede alla destra del padre.
Che è il lesso.
Precisato che a sinistra c'è la salsa verde, la mostarda si declina nelle sue varie incarnazioni cremonesi, mantovane, forlivesi, eccetera ma sempre quello rimane: frutta a pezzi più o meno grandi a seconda delle interpretazioni regionali, cotta in un composto di sciroppo zuccherato e semi di senape, da cui l'assonanza con moutarde, che della senape è il nome francese.

La sua portavoce più glamour, quella cremonese (non foss'altro per lo storico spot della Sperlari che si vedeva regolarmente sotto Natale), si compone di un ben codificato elenco di soggetti: pesche, albicocche, pere, ciliegie, cedro.
L'ordine di immersione prevede i più grandi per primi e gli altri a seguire, verso due ore di estenuante cottura a fiamma debole, per scongiurarne esiziali ammosciamenti.
Successivamente al raffreddamento, la specialità attenderà la chiamata nell'oscurità e sottovetro, pronta ad esaltare col suo inconsueto gusto dolce piccante gli otto/nove tagli di carne del piatto forte.
Alla discesa in campo essa si presenterà così:



C'è parecchia gente che per questa merda ammazzerebbe, per me e molta altra funziona da emetico.
Insomma, un piatto che divide, che fa discutere.
Una portata polemica.
Ma che, incontestabilmente, rende al massimo applicata al bollito.
Lo sovralimenta, consentendo di trarne il massimo godimento sfruttando forze esterne alla preparazione principale, come un compressore volumetrico.
Infatti non vedo differenze sul piano pratico tra questa immagine qui sotto

Bollito, mostarda e salsa verde: un'esperienza da provare nella vita.


e quest'altra


Cavernoso v8 con compressore volumetrico: un altra esperienza da provare.


il principio fondante e funzionale è il medesimo ma gli esiti soprendentemente antitetici: uno dilata lo stomaco l'altro lo stringe, uno crea sonnolenza, l'altro euforia.
Uno è profondamente italiano, l'altro tipicamente statunitense.
Ma non solo, perché qui entra in gioco Mel che invece sta in Australia, laddove la mostarda è quasi sconosciuta ma il volumetrico ha schiere di fans.
Principalmente grazie ad un personaggio ed al suo mezzo: Mad Max e la V8 Interceptor.
Il film l'ho visto giusto quelle venti volte (venti a testa intendo, il primo e il secondo: il terzo è una merda), decisamente di più rispetto ai bolliti che, colpevolmente, ho frequentato con parsimonia nella mia vita.
In un mondo futuribile, una società violenta e corrotta, agisce una corpo di polizia senza scrupoli.
Lotta intestina contro i predoni motorizzati (nel secondo, stante la distruzione della civiltà, la benzina equivale all'oro e per essa s'uccide), Mel Gibson si vede ammazzare la famiglia, sbrocca e si fa vendetta sulla V8 Interceptor, finisce male.
Questo in sintesi.
È appena il caso di ricordare che l'impatto di queste opere sull'immaginario è stato parecchio vasto:
Il beneamato Kenshiro che guardavate TUTTI e TUTTE, e l'aspetto estetico del suo universo da chi erano stati ispirati?





















Già, solo che Max beveva birra e non beveroni proteici e steroidi.
E sgommava di brutto con questa




che poi altro non è che questa



Giuro.
Tipo Olivia Newton John in Grease, prima e dopo la cura.
Fari carenati, spoiler basso, alettonazzi dietro e una serie di scarichi per ustionare pedoni e ciclisti.
Serve altro?
Certo che sì, serve la mostarda e quella, come vediamo spunta dal lungo cofano.
Turbo ed elettronica raffinata sono cose da fighetti europei.
Per gli americani nothing is like cubic inches e quindi, quando cinquemila o seimila c.c. non bastano più, ci impiantano un volumetrico (supercharger suona meglio) a modo loro, cioè con un Ram-Air che sorge dal muso come un sacro totem ad ingoiare metri cubi d'aria.

La libidine nel film è l'azionamento elettrico che fa sì che Max, alla bisogna, prema un mortifero pulsante rosso sulla leva del cambio per far schizzare via la V8 sibilando come un aereo. 

Schiere di appassionati laggiù hanno fatto sparire tutte le vecchie e rare Ford Falcon Gt coupè marcianti per farne delle V8 Interceptor e sperano in un quarto capitolo.
Che sia la volta buona per far assaggiare a Mel la mostarda?

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