mercoledì 18 dicembre 2013

Il paese dei cretini.

L'altro giorno un 31enne è morto in pieno centro a Milano, investito da un furgone.
Lui stava su una bici e ha scartato a sinistra per evitare uno sportello aperto distrattamente mentre sopraggiungeva il mezzo.
Ciac. Morto.
Un attimo prima si faceva i cazzi suoi, un attimo dopo era una sagoma sotto un lenzuolo buttato in mezzo ad una strada che già fa schifo normalmente, perché era un naviglio e adesso una merda, e in quel momento ancora di più.

"Non l'ho visto", ha detto quello che ha aperto la portiera e io gli credo.
Gli credo perché io giro in bici e di porte aperte all'improvviso, senza guardare, me ne trovo davanti una manciata ogni giorno; e ogni volta nessuno "mi ha visto".
Nessuno vede perchè nessuno guarda.
Nessuno guarda più niente in Italia
Nessuno dice più scusa quando sbaglia, ma tutti ti mandano a fanculo a prescindere.
Tutti fanno ciò che gli pare manco fossero soli nel deserto.
Non mi interessa qui scagliarmi contro le amministrazioni comunali che non fanno una beata minchia per la mobilità, lo fanno già miriadi d'altri blog di ogni stazza, mi interessa scagliarmi contro quei genitori che dicono al figlio la frase magica, quella che ci condanna e porterà all'estinzione (finalmente): "FATTI FURBO".
Ha fatto più danni questa frase che vent'anni di governi predatori, anzi i governi sono stati predatori perché composti da persone cresciute sentendosi ripetere FATTI FURBO da genitori stronzi.

Mi dispiace non avere interesse a riprodurmi non perché trattasi di vocazione negata, ma perché non potrò con estrema soddisfazione dire un bel giorno al piccolo "fatti tonto", "sii scemo", " se salti la fila sei un coglione".
Del resto la gente è cretina, me ne accorgo drammaticamente utilizzando ebay: per quante precauzioni possa prendere nel descrivere quel che vendo c'è sempre il cretino che mi domanda cose scritte chiaramente a caratteri cubitali.
Se scrivo che non spedisco mi si chiede quanto gli costa la spedizione, se scrivo che non ho la scatola originale mi si chiede se ho la scatola originale.
La rete è un formidabile amplificatore di cretini.
Perche?
Perché ognuno pensa che per lui si farà un'eccezione, perché lui è più furbo, perchè quando qualcuno doveva spiegargli come funzionavano le cose non l'ha fatto essendo a sua volta cretino.
Il Prof. Tozzi ha enunciato però una teoria antropologica, nel 1991, il cui passaggio più significativo era "tanto prima o poi gli altri siamo noi", che quindi mi informa di essere cretino anche io come tutti gli altri, è una triste questione biologica; siamo fatti così (sì, anche tu che leggi se te lo stai chiedendo: sei un/a cretino/a).

E questo mi spaventa, perché ho paura che i miei bravi "fatti furbo" sentiti e risentiti nel corso della mia vita possano aver lasciato comunque un segno, possano farmi ignorare che c'è qualcun'altro intorno a me, possano un giorno farmi aprire la portiera mentre sopraggiunge una bicicletta.
Non voglio vedere lenzuola e corpi stesi sopra strade di merda solo perché in giro è pieno di cretini.

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