La crisi per la strada la noti nello sbriciolarsi dell'asfalto, in quel brecciolino di cui nessuno si occupa perchè mancano i soldi per mettere a posto e chiudere i buchi
La crisi la vedi nella gente quando muore un tassista per aver ricevuto in faccia un pacco da sei di minerale dopo aver mancato di dare precedenza ad una coppia (Milano, 25/02).
La vedi quando ti accorgi che nessuno rispetta più il semaforo rosso, attraversando quando decide di farlo, o quando si vedono parcheggiare le auto sulle aiuole perchè è fatica allontanarsi un po' dal portone di casa o ancora quando osservi desolato il degrado prodotto dalle bombolette di qualche coglione.
Oppure leggendo questo blog, perchè se sono qui a scrivere a quest'ora è grazie (o a causa) della crisi.
Per questo mi sento spesso come Rube Goldberg.
Beccati!
Chi è adesso 'sto Goldberg?
Lui.
Uno che complicava volontariamente le cose potremmo dire, che inventava per diletto grazie alle sue conoscenze ingegneristiche macchine incredibilmente complesse per svolgere operazioni incredibilmente elementari (disegnava fumetti per vivere).
Il sito che si occupa di catalogare queste macchine è uno spasso, con tanto di moderni emuli del pioniere e relativi concorsi nei quali si gareggia a presentare la soluzione più donchisciottesca possibile.
Per chiarire senza dovervi far stancare la testolina con un click (è provato che entrare in un ambiente nuovo richiede uno sforzo per orientarsi, catalogare e relazionarsi) vi propongo qualche esempio: una macchina per fare il buco alle ciambelle
oppure una pratica sveglia
o un'efficace spremi tubetto (questo non l'ha pensato Rube ma un discepolo)
Complesso?
Sì, ma mai quanto questa fantastica macchina di Goldberg (ed è tutta opera nostra!!!) qui sotto
Grande complessità strutturale, scarso impatto pratico, tragico rapporto impegno-costo/risultati.
Candidata ad invenzione dell'anno dalla Fondazione Goldberg.
Tra l'altro, piccolo inciso che si ricollega alla crisi, morale in questo caso, la tipa in blu nella foto è la neo Ministro Boschi.
Di gradevole aspetto, ella ha condotto in questo blog inutile un paio di lettori che, ho constatato nell'apposita pagina, hanno googlato Maria Elena Boschi nuda.
Grandi.
Qualcosa di buono la Ministra l'ha già fatto quindi.
Ah, un'altra ricerca che ha portato gente qui è pure uomini culo cazzo.
Davvero, scoprire che cosa cerca la gente in rete è uno spasso continuo.
Comunque, tornando a noi: e per chi non si stacca dalla tv?
C'è Goldberg anche per lui/lei, certo.
Una bella puntata di X-Files ad esempio, il capostipite delle serie moderne ad alto budget, intitolata La variazione Goldberg e di cui non vi racconto la trama perché non ne ho voglia e perchè potete farlo da soli.
Quello che invece potete fare, oltre a cercare le foto dei piedi della Boschi in rete, è apprezzare la sottigliezza del singolare applicato a quel titolo "Variazione", necessario per distinguerlo dalle "Variazioni Goldberg" che in comune con l'opera di Rube hanno solo la complessità e il nome,
Trattasi dell'opera più alta di Bach (il primo musicista heavy metal secondo i Manowar...) nella scrittura di musica per strumenti a tastiera, un monumento alla tecnica che ha generato mostri, disperazione, letteratura e suoni.
Nel xx secolo Glenn Gould ne è stato il prigioniero più illustre, profondendo tutto il suo genio e la sua ars pianistica all'edificazione di un impossibile edificio sonoro, una ricerca della perfezione nella perfezione tanto Golberghiana nella sua sostanza etica da essere quasi comica.
Uno slancio furibondo e privato che l'ha consumato e che ha mietuto vittime attorno al lui, bruciate dal calore di quell'incendio.
In questo romanzo bellissimo di Thomas Bernhardt trovate di questo ardere ed altro ancora, che non vi anticipo.
Perchè va bene i click, va bene i link, ma un po' di fatica la volete fare oppure continuate tutti a parcheggiare l'auto sulle aiuole?
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