Piccole sventure fisiologiche mi hanno ultimamente permesso di apprezzare e valutare la curva di potenza del mio declino fisico e mentale.
Comodamente assiso sul trono porcellanato, ho avuto modo di dare una scorsa al vecchio materiale Marvel editato dalla Corno negli anni che furono, quelli del primo boom supereroistico in Italia, dopo lustri (la polvere mi è testimone).
Praticamente illeggibile.
Storie piatte, letta una lette tutte, più schematiche delle istruzioni Ikea e con dialoghi risibili.
Solo quindici anni fa riuscivo ancora a godicchiarne con profitto, fermo restando che all'epoca loro ne ero totalmente risucchiato.
La DC coeva (non il partito) è molto meglio, per dire, c'è più meraviglia, più cialtroneria manifesta.
Cosa mi è successo?
Ho un brutto male forse?
Sto perdendo il lume della ragione, magari?
No, perché tentando lo stesso esperimento con Paperinik le cose si sono chiarite.
Il supereroe pennuto regge ancora egregiamente, si fa leggere tale e quale ad allora, quindi è la Marvel che viaggiava sul filo ed è poi caduta rovinosamente (per poi rialzarsi alla grande, va detto) sotto i colpi del tempo assassino.
Quindi, ora come allora, diciamo in coro VIVA PAPERINIK!
La cosa assume un certo valore alla luce della visione del film "Smetto quando voglio", nel quale un gruppo di laureati, gran parte ricercatori universitari, tutti vittime della crisi, dei tagli alle Università e più in generale del modello italico giunto al capolinea, si mettono a produrre e smerciare droga con i relativi annessi e connessi (guadagno, scontro con la concorrenza, ecc.).
Sì, il soggetto deve la sua esistenza a Breaking Bad (inchino) ed il regista l'ha detto, ma cammina ottimamente con le proprie esili gambe proprio grazie alla disperante situazione nostrana della quale si ride di gusto in sala, durante, e si piange altrettanto di gusto, dopo.
Parallelamente all'opera di sradicamento e lancio nel vuoto di una generazione ( e forse più) che ci condurrà matematicamente all'implosione sociale nel prossimo ventennio, stiamo coscienziosamente bruciando tutte le riserve di cervello alle quali potremmo aggrapparci per avere una speranza.
Pazienza, basta saperlo ed ora lo sappiamo tutti.
Però, però.
Perché allora non tentare come Paperinik, visto che siamo in ostaggio dei Bassotti?
In giro è pieno di disoccupati, se va bene precari, con discreta manualità e spirito d'avventura (necessario quando l'orizzonte temporale è ad alzo zero come oggi), quindi perché non mettersi a costruire un paio di stivaletti a molla?
Nessuno ha ancora pensato di fare il Paperinik e questo è un grosso limite dei nostri giuovini.
Coglioncelli troppo choosy che aspirano a poltrone dirigenziali e non considerano invece la potenzialità insita in una bella tutina nera, una pistola a raggi e un raid verso le sedi istituzionali a fare strage di burocrati parassiti e sottopancia strapagati.
E se la polizia dovesse ucciderli?
Niente paura, c'è un potenziale esercito di Paperinik là fuori, sarebbero subito rimpiazzati da qualcun altro, magari più d'uno, in un'inarrestabile marea mascherata e purificatrice.
Basta iniziare, per dare il buon esempio e perché il ceppo italico porta in sè la necessità che le cose, quando vanno fatte, siano fatte da altri (salvo poi lamentarsene).
Letta è appena tornato dagli Emirati dove è andato a mendicare qualche briciola di pane materializzatasi con la "promessa" di investire 500 milioni di euro nel nostro paese.
Forse ha sbagliato arabi, perchè quelli che si sono comprati il Paris St.Germain 500 milioni di euro li spendono per il solo parco giocatori.
Però Premier e leccaculo della stampa strombazzano alla proficua diplomazia... ma vaffanculo và, anzi ZOT! un colpo della pistola a raggi e via Letta, al suo posto un più efficace mucchietto di polvere (peraltro più espressivo e caratterizzante nelle foto ufficiali).
Vada un Paperinik a negoziare, vediamo poi l'Emiro che cosa fa anziché prenderci per il culo.
Certo, mancherebbe un Archimede in armeria a rifornire i giustizieri di tecnologia a buon mercato, accontentiamoci dell'ultimo smartphone, di cui pare i giuovini suindicati non riescano a fare a meno specialmente quando guidano per strada, cercando di uccidere me, innocente fomentatore che si aggiro in bicicletta, anziché qualche politico.
95 volte su 100 quando digito "bicicletta" mi esce "biciletta"... sarà una tara?
Tutto questo pensare al peggio mi ha messo appetito, mi tocca chiudere qui.
Non prima però di avervi donato la terza parte di Nuvola Nove liberamente scaricabile nel suo comodo pdf.
A proposito di Zot!.....
RispondiEliminahttp://www.bloggokin.it/2014/02/05/abolita-la-storia-dellarte-in-italia/