lunedì 18 gennaio 2016
Brevi rabbiosi brainstorming
L'idea è arrivata.
Come sempre succede l'ha fatto dalla direzione che non ti aspettavi, come quando ti scontri con qualcuno che non hai visto nello specchietto:
- Ma veniva da lì?
- No, da là.
Il nome dell'untore verrà celato sotto pseudonimo, acciocché egli venga protetto dal torchio del successo, e lo stabiliamo qui ed ora in "Il Rude Evin".
Orbene, il Rude Evin che da un po' la remenava (neologismo meneghino che sta per "riproponeva esercitando educata ma costante pressione") svolge un delicato mestiere di contatto.
Contatto umano, quello della peggior specie, quello nel quale si discutono questioni di vita quotidianissima, lavando panni sporchi e regolando conti a viso aperto in fredde stanze illuminate da freddi neon.
Comunque, l'idea del Rude Evin ha messo in moto la mia e quindi ecco concepito il feto di quel che sarà l'ultimo tassello della trilogia milanese, iniziata con "Annegando Milano" e proseguita con "Le ragioni del colon".
Come al solito ho già il titolo prima ancora di capire da che parte andrà la storia: "La moglie dell'amministratore".
Odio, grettezza, un cadavere ammazzato male (quanto male? Suggerite pure), gente che fa e che disfa, gente che scopa (quanto scopa? Suggerite pure), varie ed eventuali.
Tutto il baraccone insomma.
Non ho scritto ancora una riga, le parti vanno densificando in testa al momento, quindi penso che troverete il libro sullo scaffale pronto alla vendita per il prossimo novembre, direi.
Contenti?
Non contenti?
Testimonierò convenientemente la gestazione con ecografie del manoscritto.
Le troverete sulla pagina Facebook e Instagram del sottoscritto a partire da tra un po'.
L'idea è di partire dal coito e proseguire fino all'università del nascituro, cioè il primo rendiconto di vendita fornito dalle librerie, sei od otto mesi dopo la pubblicazione.
Mi piace, spero anche a voi.
Altrimenti va bene lo stesso.
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